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1962

comincia
la nostra storia

Tarcisio Ambrosioni è il caparbio forgiatore e costruttore di forbici che nel 1962, a causa di malattia, deve lasciare la sua amata Premana in cerca di soluzioni...

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ANGELO SCOTTI

PAGINA IN ALLESTIMENTO

 

Angelo Scotti si presenta così:

Sono nato l’11 ottobre del 1942 a Bellusco, un piccolo paese della Brianza. Sono cresciuto in questo paese dove tutt’ora vivo con mia moglie. Ho due figli e due nipotini, Marco e Julia (7 e 3 anni) che mi occupano gran parte della mia giornata. La mia vita professionale è sempre stata orientata sull’elettronica e grazie a l mio lavoro ho girato per il mondo. Ma accanto a questo lato di tecnico elettronico, realizzando anche apparecchiature di settore, sono sempre stato un creativo. Fin da ragazzo mi sono cimentato nella fotografia, nella realizzazione di piccoli progetti d’arredamento utilizzando diverse essenze.


QUANDO E PERCHE’ TI SEI AVVICINATO AL MONDO DELLA COLTELLERIA ARTIGIANALE ?
Nel 1992, durante una assegnazione a Nizza per lavoro, insieme a mio figlio Morris ho incontrato il

coltellinaio francese Baraldini. Nella sua officina ho visto come realizzare un coltello forgiato in tutti i suoi stadi. Però la mia passione è sempre stata la meccanica di precisione e quel tipo di lavorazione non mi convinceva appieno. Mio figlio, anche lui appassionato di coltelli, mi parlò di un certo coltellinaio, che realizzava pezzi molto belli e con finiture eccezionali: Dietmar Kressler. Così andai a trovarlo ed è nata un’amicizia che dura ormai da diverso tempo. Rimasi affascinato dalla precisione e dalla cura dei coltelli. 

QUALE E’ LA TUA FILOSOFIA DI LAVORO, COME DEFINIRESTI IL TUO APPROCCIO AL FARE COLTELLI ?
Il mio approccio è assolutamente improntato sulla precisione, sull’eleganza, passione che trasmetto al pezzo, linearità e un lato particolare lo dedico alla funzionalità. Ogni coltello nasce con una sua precisa destinazione.
La mia propensione alla creatività mi porta oltresì alla continua ricerca e documentazione di materiali e forme cercando di perfezionare sempre più il prodotto, mantenendo sempre l’eleganza, funzionalità e precisione.
La mia filosofia mi impone di creare e donare tutta la mia passione in particolare modo ai coltelli da caccia. In quest’ultimo periodo mi sono dedicato alla costruzione di coltelli da caccia ‘DROP HUNTER’ e ‘DROP HUNTER SUB HILT’, dei quali ho ottenuto molta richiesta e successo. Sono stati collaudati da cacciatori che mi hanno gratificato notevolmente per la forma e funzionalità del coltello.

HAI IMPARATO DA AUTODIDATTA O GRAZIE A QUALCUNO CHE TI HA AIUTATO?
Fondamentalmente sono un autodidatta ma, come già menzionato la mia base ed il primo approccio ai coltelli l’ho avuta da Dietmar Kressler. Nel suo laboratorio ho potuto capire la tecnica di base e soprattutto la precisione. Decisamente lo posso ritenere il mio ‘grande maestro ‘ di riferimento. Ma ogni coltello si sa nasce da solo e parla con le proprie mani.

QUANTI COLTELLI COSTRUISCI OGNI ANNO?
Non mi dedico a tempo pieno a questo mio lavoro e riesco a realizzare circa 15-20 pezzi all’anno. Il tempo dedicato al coltello varia moltissimo dalla sua tipologia e non si può stimare il numero preciso.
 

COME TI AVVICINI ALLA CREAZIONE DI UN COLTELLO?
Cerco di trasmettere e raggiungere la perfezione dedicandomi alla forma funzionale del prodotto, abbinandola chiaramente all’accostamento più adeguato dei materiali. Sono sempre alla ricerca di forme e materiali più affini al loro utilizzo e non solo. Tutto parte dall’esigenza stessa del cliente. Cerco così di trasmettere la mia esperienza abbinata però alla ricerca e all’accostamento dei materiali.

QUALI SONO LE LAVORAZIONI PIU’ IMPEGNATIVE SU UN COLTELLO?
Considero la specularità di un ‘full integral’ e  la molatura delle lame gli aspetti più impegnativi. La mia concentrazione maggiore permane sempre nelle rifiniture.

COME E’ COMPOSTA LA TUA ATTREZZATURA?
Il mio laboratorio molto piccolo, circa 12 mq. E’ composto da due frese, due levigatrici, un trapano a colonna, una sega a nastro e una pulitrice. Chiaramente tante lime.
Per raggiungere le finiture ottimali utilizzo nastri e carta abrasiva fino a 2500, pasta diamantata.
 

QUALI SONO I COLTELLINAI CHE TI HANNO ISPIRATO O CHE PREFERISCI?
Ringrazio particolarmente Kressler come già detto, e Loveless e Johnson. Altro coltellinaio che apprezzo è Velarde. Chiaramente ammiro molti coltellinai italiani tra cui Graziano Cabona, Francesco Pachì e Fabrizio Silvestrelli.

QUANTI E QUALI PREMI HAI VINTO GRAZIE AI TUOI COLTELLI?
Alla prima edizione della mostra ‘Culter Expo’ di Novegro, mi è stata assegnata dalla giuria di Lame d’Autore, patrocinatrice dell’iniziativa, il premio “Mozione Speciale.

SECONDO TE QUALE E’ L’ESSENZA DI UN COLTELLO ARTIGIANALE?
L’arte di tramutare l’essenza di un’idea in realtà funzionale, unendo la tecnologia e la precisione; la ricerca delle materie prime abbinate a un design singolare.

CURI LA TUA PRESENZA SU INTERNET O NON TI INTERESSI?
Il mio sito http://www.scottiknives.com/ è stato realizzato da un amico ed è in fase di aggiornamento. Lo considero come una finestra sul mondo ma obbiettivamente non dedico molto tempo a riguardo.